mercoledì 21 luglio 2021

SUD DISORDER Senza amor non vale nulla (lp/cd maggio 2021)

 



Finalmente abbiamo tra le mani il nuovo disco dei quattro disorders, dopo un'attesa di ben 6 anni. Un lp risalente al 2015 accolto bene nella comunità HC, garantito dai tanti bei giretti su e giù per lo Stivale e qualche puntata fuori, situazione, quella live, dove sicuramente danno il loro meglio fino all'ultima goccia di sudore.

Nel frattempo i nostri non sono stati con le mani in mano, cosa che si avverte subito dal risultato finale delle sessioni scaturite al Sudestudio di Stefano Manca (che, va detto, ha saputo cogliere appieno potenza e dinamismo del SD sound). Sì, perche' stavolta si sono superati, facendo davvero ringhiare i loro strumenti, come potrete ascoltare in Senza amor non vale nulla, dove forniscono una prova superba, di quelle che mordono muscoli e coscienze.

I brani risentono dei loro ascolti e/o influenze ma senza invadenti soggezioni (echi sparsi Satanic Surfers, Propagandhi...e Hobophobic!), ben costruiti e oliati da intensivo rodaggio in cantina, un investimento totale tanto hanno lavorato in fase di rifinitura, aggiungendo tanta farina del proprio sacco all'amalgama generale. Corroborante HC/punk ad alta gradazione anthemica, irruente ma sentimentale, generato da una ribellione che si insinua e trasforma il proprio vissuto, senza punti fermi tranne i nostri, pur nell'incertezza del domani se non dell'oggi stesso: quella rabbiosa dignita' che ci appartiene e fa della relazione/interazione tra esseri umani la propria arma solidale.

11 botti dotati di un'esuberanza trattenuta a stento, che si alternano veloci e scalpitanti (ma senza battere record di velocita'), corde e pelli che caricano a puntino una voce pronta a sgolarsi nell'esplicitare liriche incendiarie (amplificate da centrati cori); parole grondanti vita reale, siano esse brutali o sarcastiche, tra disagi, conquiste e rivendicazioni, esclamate col beffardo riso sulla bocca. Oltre i confini rompe subito gli indugi, proiettandoci dentro l'infervorato clima di lotta richiamato, Con o senza di te acchiappa all'istante, grazie ad un gran giro melodico che fa penetrare appieno nella tenerezza risentita del testo, sensazione replicata in Ancora soffia il vento, Rabbia Antifa dice tutto gia' dal titolo, fino ad arrivare allo sferzante Il Male siete voi, il pezzo piu' diretto e movimentato della raccolta.

Colpiscono poi i duetti con gli ospiti (due a due sull'asse TO-TA), scelti in base ad affinità elettive: Sabino (Bellicosi/Titus/I giorni dell'alba) dà la sua impronta nella grande Il gioco dei Morti (dalla indiavolata verve fast 'n'roll!), Eugenio dei Bull Brigade interviene spavaldo come piace a noi nella fiera confessione della title track, e poi i bloodbrothers Luca (Hobophobic/Carne) a marcare l'incalzante Cenere e Enrico SFC, che ci mette molto del suo nel caratterizzare l'esplosiva Poison City Iron Front (vertice del disco, per testo, tiro, coinvolgimento ed energia sprigionata, un instant-classic che rimarra' nella storia locale del genere). Ecco, proprio quest'ultima nominerei definitivo simbolo sonoro di Taras, così come adotterei Goal di Fido Guido come trascinante inno per il (neopromosso in serie C!) Taranto Calcio, e la cruda Jonic deathrow Manifesto a firma SFC, rappresentazione, per quanto sanguinante, su cosa significa vivere nell'area ionica. Sentirsi coinvolti nella narrazione, sapendo che, nonostante tutto, ci si batta affinché non sia ancora detta l'ultima parola sul destino da altri sancito, accresce quella fratellanza verso chi è riuscito a trasmettere efficacemente quel senso dentro una canzone.

Chiude nel migliore dei modi la sempre emozionante Questi anni, semplicemente il più toccante pezzo della storia HC/punk nazionale, reinterpretata con il cuore in mano, autentica dichiarazione d'amore verso la band che lo ha scritto (Kina, anno 1988), con quel testo e musica ancora in grado di far vibrare corpo e mente, tanto da far breccia tra le varie generazioni succedutesi in Italy (feeling che in Puglia è iniziato da subito e rafforzato nei decenni, cosa che posso testimoniare di prima mano).

Edizione lp a cura di Motorcity prod. e digipack cd alleanza Dischi Rozzi/Poison rec, dalla curata grafica e packaging (con quella rovente palma sul molo nei pressi della Casa Occupata nella citta' vecchia, a fare da ponte con il passato di casa, vedi I sogni a naufragare e Portami lontano da qui; il mare, portatore sì di opportunità, sogni, ma talvolta pure tragedia da mettere in conto, con quel moto sempre centrale nelle vicende dei nostri...calma e tempesta, riassunto dell'indomito carattere della band).

I Negazione cantavano decenni addietro Brucia di Vita: in pratica, forte e chiara, l'essenza di SANVN.



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